Cuore di terra rossa (Italian Edition) by N. R. Walker

Cuore di terra rossa (Italian Edition) by N. R. Walker

autore:N. R. Walker [Walker, N. R.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 0000000000000
editore: Triskell Edizioni
pubblicato: 2016-05-23T22:00:00+00:00


* * * *

La cena comprese Travis che usava le mani e raccontava a tutta la tavola la nostra giornata in elicottero per raccogliere il bestiame, facendo ridere le persone come faceva sempre.

Dopo mangiato passai un’ora o due con George a ricontrollare l’elicottero mentre Travis ci osservava. Lo rifornimmo di carburante, lo pulimmo e compilammo il registro e, una volta finito, George disse che era ora di andare a dormire. Quando tornammo dentro, visto che la casa era buia e silenziosa, ebbi a malapena il tempo di mettere il cappello sul gancio che Travis mi tirò nel corridoio e mi sorrise.

«Pronto per il primo round?»

Non mi diede neanche il tempo di rispondere. La sua bocca fu sulla mia e mi spinse all’indietro nella mia stanza, chiudendo la porta dietro di noi con il piede. Mi tirò via la camicia da sopra la testa. Era pressante, passionale. Disperato.

Mi allontanai da lui, bisognoso di aria e di un minuto per dare un senso all’accozzaglia di pensieri nella mia testa.

Si aprì i jeans e si strinse l’erezione. «Charlie,» mormorò. «È tutto il cazzo di giorno che sono al limite.»

Dio, era disperato. Lo baciai in modo delicato e dolce, stabilendo il ritmo che volevo. Desideravo fosse bellissimo.

Lo spinsi sul letto. Cadde sulla schiena, e io gli afferrai le gambe dei jeans e glieli sfilai. Lui si tolse la camicia e le mutande mentre mi spogliavo.

«Ho messo la confezione di preservativi nel tuo cassetto,» disse, precipitandosi verso l’alto sul letto. Si prese l’uccello in una mano e, dopo essersi portato un piede contro il sedere, si fece scivolare dentro un dito dell’altra mano.

«Ti prego, Charlie.»

Afferrai un preservativo e la bottiglia di lubrificante e li gettai sul letto accanto a Travis. Lui si stava facendo un lavoretto, e mi stavo arrapando solo a guardarlo. Non avevo mai visto nulla di così eccitante.

Mi inginocchiai tra le sue gambe, srotolai il profilattico sulla mia erezione, mi unsi la mano di lubrificante e subentrai. «Lascia fare a me.»

«Non avrei dovuto fermarmi alla laguna,» disse, muovendo i fianchi a scatti. «Sono eccitato da morire.»

Sorrisi e feci scivolare il suo uccello nella mia bocca. Lui gemette e si contrasse sotto di me, e fu allora che infilai il dito dentro di lui.

«Oh, Gesù,» gemette, afferrando le lenzuola ai suoi lati.

Gli succhiai il cazzo e lo scopai con le dita finché non iniziò ad agitarsi e a implorare, e alla fine venne nella mia bocca.

Mandai giù tutto quello che mi diede e, mentre era ancora scosso dalle ondate di piacere, gli spinsi le gambe contro il petto e affondai dentro di lui.

Sgranò gli occhi, e la sua bocca si aprì in un grido silenzioso. Mi sporsi in avanti, piazzando le mia labbra sulle sue, lasciando che gustasse il suo sapore nella mia bocca. Stava tremando, e dalla gola gli risalì un suono che non avevo mai sentito prima, come un mugolio intenso. Pensai che potesse essere troppo per lui, troppa eccitazione, troppo piacere, ma si aggrappò a me. Le sue braccia erano



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